Prendi 4 amici, una giornata di sole, un pretesto in più, un pò di passione e di curiosità...
Trovati a Pisa, a Palazzo Blu, ed eccoti direttamente catapultato nel mondo di Kandinsky...
Wassily Kandinsky, inventore della pittura astratta, è lì... vive nelle sue opere... racconta, CI racconta, se stesso e il suo percorso artistico di pittore largamente influenzato dalla sua terra e relative tradizioni, dalla sua storia, dalla sua passione per la musica che lo porta ad elaborare la teoria dei colori descritta nel libro
"Lo Spirituale nell'Arte";fino alla sua idea di
"Lo Spirituale nell'Arte";fino alla sua idea di
"Arte Monumentale"...
"Nell'agosto del 1910, a Murnau in Baviera, Wassily Kandinsky termina uno degli scritti più singolari del secolo. Si intitola "Lo spirituale nell'arte". Non è una dichiarazione di poetica, non è un trattato di estetica, non è un manuale di tecnica pittorica. È un libro di profezie laiche, in cui misticismo e filosofia dell'arte, meditazioni metafisiche e segreti artigianali si sovrappongono e si confondono, nel presentimento di un'arte nuova. L'aurora della pittura, che Kandinsky crede di annunciare, si riverbera anche sulle sue pagine, che ci appaiono insieme incerte e perentorie, divise tra ombra e chiarore."
(Dalla postfazione di Elena Pontiggia)
Il punto focale della mostra si concentra sugli ultimi anni russi fra il ’14 ed il ’21.
Si tratta dunque di una delle mostre più ampie dedicate in Italia a Wassily Kandinsky e soprattutto dedicata al lungo periodo che precede il suo definitivo abbandono della Russia per la sua lunga esperienza al Bauhaus.
Il distacco dei luoghi della sua cultura profonda porterà Kandinsky a scelte più radicali, all’astrazione geometrica, cambiando profondamente il suo rapporto con l’arte e con il mondo che intorno ad essa si andrà consolidando, lontano dalle avanguardie del suo paese, ma in qualche modo anche dall’Europa occidentale che lo ospita.
Nessun commento:
Posta un commento